La fertilità biologica del suolo

“L’humus è un matrimonio inscindibile tra suolo e pianta, un matrimonio eterno fra cielo e terra”.
(J.W.Goethe )

“Bisogna rendersi conto che ogni concimazione deve consistere di una vivificazione del terreno. Il concimare e tutto quanto vi si connette deve consistere nel conferire al terreno un certo grado di vitalità”.
(R. Steiner)

LA VIVIFICAZIONE DEL SUOLO

Fra il suolo e le piante esiste un “matrimonio indissolubile” e questo viene sostenuto dall’humus. I ricercatori biodinamici, negli anni venti del secolo scorso sono stati i primi ad individuare l’importanza dell’humus per la vita delle piante e per la nutrizione dell’uomo.

Il padre dell’agricoltura biologica (Sir Albert Howard) ne ha confermata tutta l’importanza in una pubblicazione del 1940. All’inizio del secolo scorso con Justus Von Liebig nasce l’agricoltura chimica la quale sostiene che non importa da dove arrivano i nutrienti delle piante e non è da tenere in considerazione la quantità di humus nel terreno; la concezione biologica e soprattutto biodinamica, al contrario afferma che senza humus non c’è possibilità di vita nel terreno e soprattutto di salute per la pianta.

“Fertilità è la condizione di un terreno ricco in humus nel quale la crescita delle piante procede in modo rapido, efficiente ed armonioso. Il termine fertilità porta con se abbondanza, alta qualità e resistenza ai parassiti”.
(Sir Albert Howard)

L’humus crea, nel suolo, attraverso la struttura glomerulare delle particelle l’ambiente di vita ideale per la crescita sana delle piante; esso è materia viva che viene creata da organismi viventi quali batteri e funghi che lavorano per la trasformazione della materia organica in humus; occorre tenere ben presente che i principali nutrienti contenuti nell’humus provenendo da trasformazioni microbiche sono vivificati e, quindi, completamente diversi dai concimi chimici NPK i quali sono semplice sostanza morta che ammala la pianta. L’humus trattiene acqua, agisce come una spugna; un grammo di humus può trattenere da 8 a 12 volte il
suo volume di acqua; nella pianta nutrita chimicamente il trattenimento di acqua non è più nel terreno come dovrebbe essere ma nella pianta stessa, sale su e noi diventiamo mangiatori non di sostanze vegetali ma di azoto sintetico, di sostanze difficilmente digeribili e dannose per l’organismo.

“Con i concimi minerali possiamo ottenere un effetto sull’elemento liquido della terra, ma non giungeremo mai alla vivificazione del suo vero e proprio elemento solido. Perciò le piante che sono cresciute sotto l’influsso di concimi minerali mostreranno una crescita che tradisce una sollecitazione soltanto nell’ambito dell’elemento acqueo e non di una terra vivificata”.

(R. Steiner)

Innestando il processo umificativo nel terreno si migliora l’igiene e la salute del suolo stesso; le parassitosi che dal suolo raggiungono le piante e le ammalano rimangono al livello del suolo, sono neutralizzate da sostanze di contrasto come funghi antagonisti e le piante crescono sane. Se si curano solo le piante, dimenticandoci del suolo, le piante non guariranno mai. Fare humus è una grande responsabilità dell’uomo di oggi, migliora la vita dell’uomo migliora l’umanità.

“Se non tutte, numerose malattie delle piante appena osservate possono venir eliminate con una razionale preparazione del concime, purché si proceda giustamente”.
(R.Steiner)